La vaccinazione per il Covid-19 è ufficialmente partita anche in Italia. Nelle scorse settimane Stefano Boeri ha presentato il progetto della sua “Primula”, i padiglioni di piazza che accoglieranno milioni di italiani per il protocollo di vaccinazione.
Ho risposto ad una esplicita richiesta del commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 per immaginare un’immagine coordinata per la campagna di vaccinazione e un progetto per gli spazi destinati ad ospitarla. Non solo padiglioni, ma ospedali e strutture disponibili nelle regioni italiane. Stiamo parlando di un minimo di 40 milioni di italiani vaccinati, un numero senza precedenti che richiederà di usare tutti gli spazi disponibili. La primula, primo fiore a sbocciare dopo un lungo e cupo inverno, sarà presente in tutti gli spazi adibiti alla vaccinazione. Abbiamo scelto un simbolo semplice e potente che arrivasse a tutti, che non creasse ansia o timore e che al contempo non trasmettesse il messaggio sbagliato di un “liberi tutti” dopo la vaccinazione.
Stanze da letto e appartamenti con arredi in grado di variare in ragione delle esigenze di una vita in cui il lavoro sarà sempre meno incastonato sullo spazio dell’ufficio, dello studio, del laboratorio.
Spazi di lavoro che non saranno più la somma delle postazioni individuali ma luoghi (anche dotati di comfort) di incontro e scambio di esperienze e applicazioni svolte altrove. Tetti abitabili come spazi semi pubblici per coworking, orti di caseggiato, giardini.
Ci sarà una maggiore oscillazione dovuta alla possibilità oggi concreta di delocalizzare la vita urbana nelle reti di Borghi storici e rurali che punteggiano il territorio italiano.
Ava come Lava. Perché? Se lo sapessi non sarebbe rimasta incastonata nella testa.